Non si può certo dire che Donald Trump sia un politico che non mantiene
le sue promesse, e se dovesse continuare a farlo prepariamoci a tutta una serie
di irreversibili disastri umani e ambientali.
Armato di sola penna e di buona volontà sta cancellando ad uno ad uno i decreti messi in atto dal suo predecessore, pensando di essere nel giusto e di rappresentare il volere degli americani...che cosa alquanto buffa lo criticano organizzando enorme manifestazioni, allora viene da chiedersi chi lo ha eletto?
Il sistema elettorale americano è alquanto particolare, rispetto al nostro è un pochino più teatrale, ma questa è un'altra storia.
Gli americani hanno la memoria corta perché in passato hanno eletto due presidenti "Trupisti" - passatemi questo neologismo - che con le loro decisioni hanno reso l'America un pò meno libera, mi riferisco Richard Nixon (1913-1994) e Ronald Reagan (1911-2004), anche se non dobbiamo dimenticare George Bush Senior (1924- ) e George Bush junior (1946- ), a differenza di Donald hanno espresso la loro originalità, anche se la sostanza non cambia.
In questi giorni si sta discutendo di un ordine esecutivo di Donald Trump che blocca per 120 giorni il programma di accoglienza dei rifugiati e
istituisce un divieto d’ingresso di 90 giorni per i cittadini di sette
paesi a maggioranza musulmana: Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e
Yemen.
A parte la Somalia e il Sudan, credo sia bene ricordare la presenza preponderante dei militari americani in Iran, in Iraq (per 3 volte), in Siria, Libia e Yemen, non voglio dire che le guerre di questi paesi sono state iniziate dagli americani, però non si può dire che siano bravi a concludere.
I rifugiati hanno il diritto di essere accolti dagli Stati Uniti e magari potrebbero scrivere una lettera di presentazione che inizia cosi "Caro presidente degli Stati Uniti la mia casa e la mia famiglia e stata distrutta da una delle sue bombe intelligenti".
Sergio Valenti